Gentilissimi Soci,

nella sezione dedicata all' ANALITICO CONVENZIONI troverete il pricing aggiornato trasmessoci da UBI BANCA SPA - BANCA POPOLARE DI ANCONA.

Le nuove condizioni economiche decorrono a far data dal 7 Gennaio 2015.

Gentilissimi Soci,

di seguito un articolo molto interessante sugli aspetti evolutivi del mondo dei Confidi.

 

fonte : www.repubblica.it

a cura di : Stefania Aoi


Il credit crunch arriva ai Confidi e i consorzi cambiano strategie

Una ricerca del Comitato Torino Finanza ha rilevato che le sofferenze nel 2014 sono cresciute di oltre il 40% e l'erogato del 6%. Nel 2014 è andata un po' meglio ma il settore deve adottare contromisure. Un sondaggio lamenta poca comunicazione di informazioni da parte delle banche

 

La stretta al credito per le piccole e medie imprese si fa sempre più forte. E anche quei consorzi, formati da imprese, e nati per fare da garanti alle stesse aziende, aiutandole a ottenere un prestito dalle banche, hanno dovuto ridurre le garanzie erogate. Solo nel 2013 per il terzo anno consecutivo queste sono calate del 6%. Anche in virtù del giro di vite sui prestiti da parte delle banche. E per via del deterioramento dei crediti dei Confidi del 44% tra 2012 e 2013. Un fenomeno in lieve peggioramento, anche nel 2014" afferma il presidente di Federconfidi, Pietro Mulatero. Così i consorzi adesso stanno molto più attenti rispetto al passato, selezionando chi sostenere. Anche perché su di loro si rifanno in caso di insolvenza dell'impresa, gli istituti di credito.
 È questo il quadro a tinte fosche, tracciato dall'ultima ricerca "I confidi in Italia", giunta alla quinta edizione e presentata solo la settimana scorsa dal Comitato Torino Finanza, da ESCP Europe e dal Dipartimento di Management dell'Università di Torino. Dallo studio è emerso che quella dei Confidi è un po' una strada obbligata. Col crescere delle insolvenze anche la loro salute è minacciata. L'indice di solvibilità dei consorzi vigilati da Banca d'Italia (i cosiddetti 107) in molti casi si è avvicinato al minimo previsto dalla normativa dell'istituto di via Nazionale (6%). Nel frattempo però è in atto una vera riorganizzazione dei Confidi, costretti a rafforzarsi attraverso fusioni e acquisizioni per rimanere competitivi. Anche in seguito a queste operazioni, oltre che ad alcune chiusure, si è avuta una riduzione del numero dei consorzi garanzia fidi: 106 su oltre 500 sono spariti nel 2013. Il rischio insolvenza si è fatto sempre più elevato. E a dimostrarlo sono stati proprio quei dati sui crediti deteriorati, tra il 2012 e il 2013, cresciuti in media del 45% lordo e del 44% netto.
La colpa non è solo della crisi, ma anche dei Confidi. In molti casi forse non hanno selezionato con attenzione le imprese a cui fare da garanti. "Eppure, il ruolo dei consorzi garanzia resta importante: per molte società sono la chiave fondamentale per l'accesso al credito che diversamente sarebbe negato", spiega Vladimiro Rambaldi, presidente Torino Finanza. L'organo della Camera di commercio - che si occupa di promuovere una nuova cultura finanziaria d'impresa - ha censito le aziende italiane: circa un terzo oggi hanno ottenuto un prestito grazie all'intermediazione di uno dei 404 confidi operanti nel Bel Paese.
Un'opera supportata anche da finanziamenti pubblici di cui i Confidi (promossi da Camere di Commercio e Unioni industriali) hanno beneficiato. Anche grazie a queste risorse i 54 consorzi vigilati dalla Banca d'Italia e i 350 non vigilati perché con patrimonio inferiore ai 75 milioni di euro(i cosiddetti 106), riescono ad operare anche nel Meridione: anzi, al sud si trovano la metà dei confidi attivi (45%). Oltre un terzo (il 34%) sta al Nord. Solo il 21% si trova al Centro. Ed è proprio a Nord-Est, che la contrazione del credito ottenuto con confido si è sentita più che altrove (-9,31%). Piange anche il Nord-Ovest (-7,31%) e il Centro (-6,93%). La flessione colpisce soprattutto i Confidi 107 (quelli per le imprese maggiori) che hanno avuto un portafoglio di 19,7 miliardi di euro, di cui la parte più grossa, 7,7 miliardi è quella dei confidi del Nord-Ovest.
A rendere tutto più complicato, c'è il rapporto con le banche. Non sempre idilliaco. I Confidi lamentano difficoltà nello scambio di informazioni con gli istituti di credito. Poi la debolezza non ha aiutato in questi anni. Ma ora è in corso un processo di rafforzamento dei consorzi: in questi 10 anni, dal 2003 al 2013, molti hanno deciso di unirsi. Un fenomeno che non si è concluso, ma che proseguirà, perché necessario a far fronte a uno scenario economico sempre più competitivo.
 

http://www.repubblica.it/economia/rapporti/impresa-italia/mercati/2015/01/29/news/il_credit_crunch_arriva_ai_confidi_e_i_consorzi_rispondono_accorpandosi-106084812/

 

Gentilissimi Soci,

la Giunta della Regione Abruzzo, con DGR 397 del 19.05.2014 ha ampliato le finalità delle “operazioni ammissibili” all’Attività I.2.4. POR/FESR 07/13.

I Consorzi fidi beneficiari potranno utilizzare le risorse relative alla sopracitata attività sia per la concessione di garanzie alle PMI per finanziamento di programmi di investimento, come già normato in precedenza, che per la concessione di garanzie alle PMI con difficoltà di capitale circolante, finalizzata all’ottenimento di prestiti dal sistema bancario per operazioni legate all’attività ordinaria di impresa.

Sono state rese ammissibili tutte quelle operazioni orientate a consentire il pagamento, in linea generale, di oneri fiscali e previdenziali, fornitori e competenze arretrate al personale dipendente nonché operazioni di anticipazioni dei crediti verso la Pubblica Amministrazione.

Ricordiamo che questo Confidi Abruzzo S.c. ha già stipulato addendum alla convenzione, normanti i rapporti in merito all’Attività I.2.4. POR/FESR 07/13, con i seguenti Istituti :

  • BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA SPA;
  • BANCA CARIPE SPA;

Gent.mi Associati,

in data 14 Febbraio 2014 è stata stipulata tra ABI, Ministero dello Sviluppo Economico e la Cassa Depositi e Prestiti una convenzione per favorire le PMI che intendano investire in impianti e beni strumentali nuovi ad uso produttivo.

La convenzione definisce le modalità con cui le banche e gli intermediari finanziari potranno utilizzare il nuovo Plafond di 2,5 miliardi di €, messo a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento delle Pmi operanti in tutti i settori produttivi che realizzano investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali.

 Gli investimenti ammissibili sono destinati a :

  • Creazione di una nuova unità produttiva;
  • Ampliamento di un’ unità produttiva già esistente;
  • Diversificazione della produzione di uno stabilimento;
  • Cambiamento radicale dei processi produttivi.

 Il finanziamento potrà coprire fino al 100 % dell’investimento, con un ammontare minimo di € 20.000,00 ed un massimo di € 2.000.000,00 per ciascuna impresa.

 La misura prevede inoltre:

 

  • La concessione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico di un contributo in favore delle Pmi, che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti, in relazione agli investimenti realizzati. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni;
  • La possibilità di beneficiare della garanzia del MCC (Medio Credito Centrale) per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento).

A tal proposito ricordiamo che per le domande presentate dal 28 febbraio 2014, l’intervento del Fondo di garanzia nella regione Abruzzo è limitato, con riferimento alle operazioni di importo pari o inferiore a € 100.000,00, alla controgaranzia dei consorzi di garanzia collettiva fidi iscritti nel registro delle imprese di una o più Province della regione Abruzzo nella quale hanno sede legale e/o operativa.

 L’accesso al plafond è regolato “a sportello”, fino ad esaurimento dello stesso.

 Rammentiamo per utile informazione che il Confidi Abruzzo S.c. ha già intrapreso azioni di collaborazione dedicata con BNL-BNP PARIBAS ed UBI BANCA SPA – BANCA POPOLARE DI ANCONA, per coadiuvare i soci nella presentazione delle richieste.

 Di seguito, modulo standard pdf compilabile per la presentazione della domanda.

 

Gent.mo Socio,

sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo, Speciale n. 91 del 27 settembre 2013, è stata pubblicata la Deliberazione 16.09.2013, n. 659 recante PAR-FAS 2007-2013. Area I – Competitività e RSTI, in assegnazione alla Direzione Sviluppo Economico e del Turismo. Linea di Azione I.2.2.a) “Migliorare l’accesso al credito delle PMI abruzzesi”.

L’approvazione dell’Avviso Pubblico “CREDITO E’ CRESCITA” ha stanziato complessivamente 14 milioni di euro per consentire l’aumento gratuito del capitale sociale dei Confidi al fine di agevolare l’accesso al credito delle Pmi associate.

 Il Confidi Abruzzo S.c. ha partecipato al riparto 2013 (prima tranche), ottenendo determina di contribuzione per l’importo complessivo di € 310.576,00.

Il provvedimento regionale prevede il trasferimento di fondi ai confidi attraverso una procedura basata su criteri di operatività e rappresentanza; l’ammontare complessivo della provvidenza stanziata a favore dei Confidi verrà ripartita in parti uguali tra le Imprese che presenteranno specifica richiesta di attribuzione azioni a titolo gratuito.

Infatti verranno attribuite gratuitamente a tali PMI nuove azioni sociali, il cui controvalore rappresenterà per le suddette un contributo pubblico che, trasformato in equivalente sovvenzione lordo, concorrerà nel conteggio del “de minimis” al fine del rispetto della normativa comunitaria in riferimento agli Aiuti di Stato. Le nuove azioni confluiranno in un fondo di riserva indisponibile; esse non attribuiranno inoltre ALCUN DIRITTO PATRIMONIALE O  AMMINISTRATIVO; NON SARANNO RIMBORSABILI in caso di recesso e/o esclusione del Socio e dovranno comunque essere reimpiegate per le medesime finalità mutualistiche del Confidi.

Per l’adesione sono disponibili due modelli distinti di domanda [vedi allegati], uno per i soci già iscritti alla data di pubblicazione del provvedimento sul BURA(28.09.2013)  ed uno per gli aspiranti soci.

Aderire è semplice: basta compilare la modulistica e consegnarla in originale nella sede del Confidi Abruzzo S.c. sita in Via G. Misticoni, 3 – c/o il Centro Direzionale “IL MOLINO” in Pescara oppure inviarla a mezzo PEC all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Siamo a disposizione per tutti coloro che necessiteranno di ulteriori chiarimenti.

 

ALLEGATI :

ALLEGATO A ( per gli aspiranti soci )
ALLEGATO B ( per i già soci